Famiglia Cristiana web - marzo 2013

LE PAROLE DELLA VITA

Credere: La fede muove la storia e i popoli

La fede non è un’astrazione né l’antidoto, la panacea ai mali del mondo. Non è neppure l’oppio dei popoli, la morfina o l’anestetico per evitare sofferenze e guai. La fede non è solo un rifugio ai mali del mondo. Anche ma non solo. La fede è innanzitutto un atto positivo, un fatto che accade nella storia. Il primo esempio di fede che incontriamo nella Bibbia è narrato nell’episodio in cui Abramo per Dio sacrifica il figlio. Per fede Abramo “credette a Dio e ciò gli fu messo in conto di giustizia” scrive san Paolo nella sua lettera ai Galati. Abramo è il padre della fede di tre popoli: l’ebraico, il musulmano e il cristiano.

Dopo di lui Mosè ebbe fede in Dio e condusse fuori dall’Egitto il popolo d’Israele che da schiavo diventò libero. Per fede agirono i profeti e per fede Maria disse sì all’angelo. La fede muove la storia perché obbedisce solo a Dio. Lo ascolta e gli obbedisce. Così la fede sposta le montagne. Gesù, dopo aver seccato il fico con la sua parola, disse ai discepoli: “Se aveste veramente la fede, potreste dire a questa montagna: Va’ e gettati nel mare ed essa lo farebbe”. La vera fede erige cattedrali, ospedali, lebbrosari, scuole. Il vento della fede investe la storia e lentamente la modifica. Fa crollare i muri come quello di Berlino. E i muri che le persone si costruiscono nel cuore le une contro le altre.