Famiglia Cristiana web - marzo 2013

LE PAROLE DELLA VITA

Gioire: Quando la gioia esplode nel canto

Nella Bibbia assistiamo a un’autentica esplosione di gioia quando sulla riva del mar Rosso Miriam, sorella di Mosè canta e danza in onore di Yahweh che ha salvato il popolo affogando gli egiziani. Il testo è noto come «il canto del mare»: «Allora Miriam, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un timpano: dietro a lei uscirono le donne con i timpani, formando cori di danze» (Es 15,20). È lei che inoltre insegna il ritornello, ripetuto dall'intera assemblea: «Cantate al Signore perché ha mirabilmente trionfato: ha gettato in mare cavallo e cavaliere!».

Miriam, questa donna di quasi novant’anni che aveva raccolto Mosè neonato, abbandonato in una culla di vimini galleggiante tra i giunchi del Nilo, è sorpresa dalla gioia come il vecchio Simeone del Vangelo che tiene tra le braccia il Bambino Gesù. Anche lui canta ed è così pieno di gioia che chiede al Signore di morire: «Ora lascia o Signore che il tuo servo vada pace!» (Luca 2,29). Quando la speranza si trasforma in certezza, quando si è scampato un pericolo o si ha stretto tra le braccia il Messia, allora esplode la gioia.

«In verità siete sospesi tra dolore e gioia come bilance» scrive K. Gibran nel suo libro Il profeta. E quando prevale la gioia si rimane sorpresi. Sorpreso dalla gioia è il titolo dell’atuobiografia in cui lo scrittore C. S. Lewis, autore delle Cronache di Narnia, racconta il suo passaggio dall’ateismo al cristianesimo. Ma la gioia è essenzialmente suono e squilla alta nel canto dell’Inno alla gioia di Beethoven, l’ultimo movimento della Nona di Beethoven: Gioia, figlia dell'Eliso, / Fiamma d'oro giù dal ciel, / Noi veniamo, ardenti in viso, / Diva eccelsa, al tuo sacel. // Il tuo fascino affraterna / Ciò che il mondo separò, / Fratellanza impera eterna / Dove l'ala tua posò.