Famiglia Cristiana n° 17 - aprile 2005

Intervista al pittore Mario Donizelli, che ha ritratto Giovanni Paolo II

"...QUEGLI OCCHI E QUELLE MANI..."

Dopo le tre copertine-ritratto per Time (Lady Diana 1981, Indira Gandhi 1984, Giovanni Paolo II 1985), il pittore bergamasco Mario Donizetti, classe 1932 (foto sopra), ha realizzato nel 1995 per Famiglia Cristiana un intenso ritratto di papa Karol Wojtyla, in occasione dei suoi 75 anni.
Il Papa vi appare, calmo, riflessivo: gli occhi, di un indescrivibile grigio-azzurro, stanno guardando qualcosa che non è all'esterno, ma dentro il suo cuore, sotto la croce pettorale che sfiora con la mano destra. I toni di colore sono delicati: Donizetti usa antiche tecniche, pigmenti naturali e tuorlo d'uovo.
- Maestro, che cosa ricorda di quell'incontro con il Papa?
"L'abbraccio con cui mi strinse a sé nell'udienza generale, in piazza San Pietro, quel 3 maggio del 1995 in cui ebbi modo di prendere alcuni schizzi del suo volto. Quando gli chiesi di vedere meglio i suoi occhi, con la destra mi cinse fraternamente la spalla, mentre con la sinistra si dilatò l'occhio per mostrarmi meglio il colore della pupilla. Poi ricordo la forza con cui mi strinse la mano, incrociando il suo pollice con il mio. Allora non ero emozionato nel trovarmi davanti il Papa... Non ricordo le parole, ma ci scambiammo battute molto cordiali; oggi non riesco più a staccare gli occhi da quella foto, da quei pollici che si incrociano. Questo Papa ci ha insegnato il valore della corporeità:vorrei che l'arte tornasse alla figura umana. Senza corpo non c'è spirito, non c'è risurrezione. L'arte serve a ricordarci questo".