Famiglia Cristiana n° 19 - maggio 2006

COLLANA ARTE E FEDE NEI LUOGHI DELLO SPIRITO

QUARTO VOLUME: TRENTINO E FRIULI VENEZIA GIULIA
L'ANTICO PATRIARCATO DI AQUILEIA

La religiosità dei santuari trentini, altoatesini e friulani vissuta nei luoghi alti, al confine con Austria e Slovenia. Ma anche nelle isole lagunari come Grado, affacciate sull'Adriatico.

Don Sandro Piussi, direttore dell'Ufficio dei beni culturali della diocesi di Udine, ci accompagna in questo viaggio tra monasteri, abbazie e romitori che un tempo facevano parte dell'antico patriarcato di Aquileia.
- Uno dei più noti santuari dell'Alto Adige è il convento della Madonna di Pietralba, in Tirolo: cosa rappresenta per la religiosità locale?
"Un luogo di supplica e intercessione a Maria, secondo la spiritualità mariana fortemente radicata in tutto l'antico patriarcato di Aquileia che, fino a metà del Settecento, comprendeva ben 12 diocesi e si estendeva addirittura dall'enclave di Como a Verona e all'Istria".
- Ci parli del monastero di Monte Maria a Malles, in Val Venosta...
"Questo monastero benedettino svolse vari ruoli: fu importante centro agricolo, ponte di collegamento con i monasteri della Svizzera, tappa obbligata per i pellegrini in viaggio verso Roma".
- E dell'abbazia di Novacella, vicino a Bolzano, che cosa si può dire?
"Fondata nel 1142 dai monaci agostiniani per volontà del vescovo di Bressanone, Novacella fu una porta aperta per i pellegrini che dal Tirolo, lungo la valle dell'Isarco, si recavano in Terra Santa, e come tutti i monasteri fu soggetta alle confische imperiali. Oggi, sulla dimensione religiosa prevale quella culturale, la biblioteca, la produzione del vino".
- E San Romedio, in Val di Non?
"è uno straordinario esempio di romitorio, luogo di vita eremitica dove, per iniziativa della nobiltà locale, sono stati costruiti uno sull'altro ben cinque edifici sacri. San Romedio è un luogo di forte richiamo ad aderire a Cristo nella forma della spiritualità monastica".
- Cosa rappresenta la cattedrale di San Giusto, a Trieste?
"Di origine paleocristiana, sorge sul luogo più sacro dell'antica Tergeste (Trieste), dove, forse già nel VI secolo, si trovava la cattedra episcopale. Secondo la tradizione del patriarcato di Aquileia, la cattedrale è dedicata a Maria Assunta e comprende il sacello con i resti di san Giusto, martire sotto Diocleziano. Intorno a questo luogo, nel 1700, è sorta una città cosmopolita di comunità cristiane serbe, greche, armene e protestanti".
- Anche la meravigliosa cattedrale di Aquileia, con i suoi straordinari mosaici paleocristiani, è dedicata a Santa Maria Assunta...
"Questa antichissima cattedrale, oggi chiesa parrocchiale, fu un tempo la madre di tutte le chiese che si riconobbero nella comunione ecclesiale dell'antico patriarcato di Aquileia, soppresso nel 1751. Le sue tre aule, edificate subito dopo la libertà religiosa concessa dall'editto di Costantino, sono un esempio unico di architettura e mosaico paleocristiano. L'aula meridionale, dedicata alla catechesi, è arricchita da un'iconografia sul tema morte-risurrezione di Cristo: il segno di Giona, il gregge e il Buon Pastore; nell'aula centrale c'è il fonte battesimale; l'aula nord è dedicata alla celebrazione eucaristica".
- Ci parli di Santa Maria di Barbana e della processione estiva in barca...
"A Grado, scalo marittimo di Aquileia e suo polmone orientale, si era insediata la comunità aquileiense scampata all'eccidio di Attila del 452; nella sua laguna sorgevano luoghi monastici, tra cui Barbana, di proprietà degli antichi Barbi; anche qui la venerazione per Maria risale almeno al VI secolo. Il santuario attuale, dove si conserva un'antica immagine della Vergine, è retto dai francescani. Il pellegrinaggio con le barche era originariamente collegato alla festa di Pentecoste, ma dal 1600 prevalse una seconda festa, la prima domenica di luglio, per celebrare la liberazione dalla peste".
- Ci parli dei santuari montani sul confine: Castelmonte, Raveo, Trava, Tavella, Monte Lùssari...
"Il santuario del Monte Lùssari, vicino a Tarvisio, è importante meta di pellegrinaggio di tre popoli: l'italiano, lo sloveno, il tedesco-austriaco. Castelmonte, a pochi chilometri da Cividale, che in sloveno significa "monte antico". Entrambi questi santuari subirono bombardamenti e vennero ricostruiti. Raveo, in Carnia, è un romitorio francescano dedicato a Maria, che risale al 1600. Soppresso nel 1812 da Napoleone, bombardato nel 1944, fu restaurato dopo il terremoto del 1976. La Madonna di Trava a Lauco, in Carnia, è uno dei più piccoli santuari del Friuli: qui le madri venivano a impetrare la salvezza per i neonati nati morti, portando qui le piccole salme perché venissero battezzate. Un'apprensione per la salvezza eterna un tempo molto sentita. Non solo in Friuli".

TRENTINO E FRIULI-VENEZIA GIULIA
Il convento-santuario di Pietralba, in provincia di Bolzano, è la meta più frequentata dai pellegrinaggi di tutta la regione; seguono le abbazie di Malles e Novacella, i conventi di Sabiona e Muri Gries. Il luogo più suggestivo del Trentino è il romitorio di San Romedio, il più amato è la Madonna di Piné, legato al culto lombardo della Madonna di Caravaggio. In Friuli sono numerosissimi i santuari mariani nelle province di Udine e Pordenone. A Trieste, fondamentali San Giusto e il monastero di San Cipriano. Grado e Aquileia sono i luoghi degli insediamenti più antichi.