Famiglia Cristiana n° 29 - luglio 2008

È NATA UN'ASSOCIAZIONE CULTURALE DEDICATA A EUGENIO CORTI

LO SCRITTORE-CANTASTORIE CHE PIACE AI GIOVANI

Francesco Righetti racconta la sfida di far conoscere in Italia l'opera e il pensiero di un autore controcorrente.

Eugenio Corti, autore di Il cavallo rosso e di altri racconti e saggi, è scrittore molto letto e apprezzato dai giovani, che vedono in lui un maestro di vita e un grande narratore di una Storia - quella del secondo Novecento - che non hanno vissuto in prima persona. Attraverso Internet, digitando "Eugenio Corti", risaliamo all'Associazione Culturale Italiana Eugenio Corti (www.aciec.org) e contattiamo il presidente Francesco Righetti, trentaduenne, ingegnere elettronico, che rappresenta il volto giovanile dei lettori di Corti.
- Perché Corti piace ai giovani?
-Innanzitutto affascina la sua capacità di narrare: lo si starebbe ad ascoltare per ore quando parla della bellezza dell'amore, o della tragicità della guerra. Lui stesso si definisce un cantastorie. A me piace paragonare la prosa di Corti alla poesia di Montale: in Meriggiare pallido e assorto il poeta traccia un ritratto disperante dell'uomo contemporaneo, l'impossibilità di arrivare alla verità delle cose, il mare irraggiungibile oltre il muro, il sole che abbaglia. In Corti, invece, c'è una risposta alla vita nel recupero dei valori umani e cristiani".
- Ingegner Righetti, com'è nata l'Associazione culturale Eugenio Corti?
-Al bar, durante un aperitivo tra amici appassionati di Corti e dei suoi romanzi, abbiamo deciso due cose. Innanzitutto, che bisognava fare conoscere meglio in Italia questo nostro grande scrittore vivente, apprezzato all'estero - da Los Angeles a Tokyo, a Parigi - e ingiustamente trascurato dalla nostra cultura ufficiale. Poi, ci interessava suscitare intorno al suo pensiero un dibattito culturale sui temi della bellezza, della famiglia e del lavoro".
- Ci faccia un esempio...
-La figura di Gerardo Riva, che nella realtà è Mario Corti, padre dello scrittore, è quella di un industriale tessile brianzolo con la testa sulle spalle, che contribuisce al bene del prossimo non con la beneficenza ma attraverso la sua professionalità. è un esempio che può insegnare molto al mondo imprenditoriale italiano. Così, la lettura di un libro come Il cavallo rosso può far bene indirettamente anche alla nostra economia: nel libro di Corti è sottolineato il valore soprannaturale del lavoro umano, attraverso cui ci si può santificare".
- Qual è il brano che più predilige dell'intero romanzo?
-Le pagine che mi hanno colpito di più e che vado spesso a rileggermi sono quelle in cui è descritto l'innamoramento tra Alma e Michele, il loro primo incontro nelle aule dell'Università Cattolica di Milano: si vede che Corti è una persona che è stata innamorata e che parla di cose che ha vissuto in prima persona. E si sente quanto strida questo modo di intendere l'amore umano finalizzato a costruire una famiglia con certa mentalità contemporanea che invece l'amore lo banalizza".
- Quali sono le iniziative della vostra Associazione?
-Organizziamo conferenze in varie città d'Italia, dove sono presenti i nostri soci, per esempio a Verona, Cremona, Roma e Bari; a queste iniziative, in forma di aperitivi culturali, partecipano in genere un centinaio di persone e, quando può, è presente lo stesso Corti. A volte lo scrittore e sua moglie Vanda ospitano questi incontri nella loro villa di Besana Brianza. Anche la dottoressa Paola Scaglione, biografa ufficiale di Corti, partecipa alle nostre iniziative".
- Perché Corti, secondo lei, ha subìto in Italia un'emarginazione culturale?
-Forse perché è stato considerato scrittore cattolico nel senso ristretto del termine, invece che in senso etimologico: cattolico cioè universale, capace di parlare a tutti".
- Avete contatti con l'estero?
-Abbiamo conosciuto l'editore rumeno di Il cavallo rosso e i suoi giovani lettori. In Romania c'è una vitalità culturale che non ci saremmo immaginati in un Paese dell'Est. Il pensiero di Corti contribuisce così a una rinascita europea, a una nuova amicizia tra i popoli su base cristiana".