Famiglia Cristiana n° 29 - luglio 2008

CRISTO E' OVUNQUE ANCHE NELLA PRIMAVERA

C'è Cristo nascosto nella primavera che questo poeta-gesuita o gesuita-poeta (è sempre questo il dilemma, tra arte e fede, come in Rebora, come in Jacopone da Todi, viene prima la fede o la poesia?) fa dilagare tra i suoi versi in immagini abbaglianti e che comunicano appunto la freschezza più cara. L'affetto che unisce il poeta alla natura e al suo Creatore si esprime in dialogo con Lui: Poiché Cristo gioca in diecimila luoghi, bello nelle membra e bello in occhi non suoi" versi così' conservano tutto il fascino e il mistero dell'incarnazione. "Prendi, cogli prima che s'aggrumi" Prima che inacidisca peccando la mente innocente" prendi ciò che è tuo.. figlio della vergine!.. In appendice le poesie tradotte da Benedetto Croce di questo straordinario poeta inglese (1844-1889) convertitosi dall'anglicanesimo al cattolicesimo fondatore del Movimento di Oxford di cui fece parte anche il cardinal Henry Newmann.

Gerard Manley Hopkins
La freschezza più chiara
pp.224 - € 9.50