26 marzo 2023 - Quinta Settimana di Quaresima / Lazzaro

La porta della salvezza:
il mar Rosso, il sepolcro di Lazzaro, il costato di Cristo

Lazzaro

Marc Chagall Il passaggio del Mar Rosso (1955) - Parigi Centre Georges Pompidou / Resurrezione di Lazzaro, icona russa

Una nube luminosa rischiara il cammino del popolo d’Israele attraverso il mar Rosso, che si apre come una strada, una porta di salvezza per Israele, e poi si richiude sull’esercito del Faraone. Nella tela di Marc Chagall il gesto di Mosè che apre il mare richiama quello di Gesù che – nell’icona qui sopra – fa aprire il sepolcro di Lazzaro, morto da quattro giorni, richiamandolo in vita.

Così come il popolo ebreo esce salvo dall’acqua (simbolo del battesimo), così Lazzaro esce vivo dal sepolcro. In Lazzaro si compie il nuovo, definitivo esodo, la salvezza portata da Gesù. È lui, potremmo in qualche modo dire, il “primo” dei battezzati”. La salvezza dal male e la liberazione dal peccato sono infatti rappresentati da quella pietra sepolcrale che preme sul petto di Lazzaro e sul cuore indurito di ciascuno di noi.

La resurrezione di Lazzaro, infine, anticipa la resurrezione di Gesù. Il mar Rosso e il sepolcro di Lazzaro sono immagine del costato di Cristo che si aprirà sulla croce, squarciato dalla lancia del centurione. Come le onde del mare Rosso che si aprono al passaggio di Israele, come la pietra del sepolcro che si apre per Lazzaro, così nel nostro esodo verso la Pasqua passiamo attraverso la ferita del costato di Cristo, fonte battesimale, porta di salvezza per l’umanità intera. Nel nostro esodo verso la Pasqua, che significa appunto “passaggio” (mar Rosso – Lazzaro - croce), giungiamo alla salvezza, alla pienezza della vita.