Blog - 12 settembre 2021

Pro vax no vax: tutti sulla stessa barca

Sembra che gli italiani si debbano sempre ferocemente dividere su ogni argomento. Oggi i pro vax attaccano i no vax che a loro volta rispondono, non senza qualche buona ragione, finché non entra in gioco la curva sud no vax: bastano pochissimi facinorosi, nutriti da una stampa che a volte non sa che “del bel tacer non fu mai scritto” (Dante Alighieri), e allora esplode la violenza che da verbale può anche trasformarsi in fisica, come gli attacchi ai vari virologi di turno dimostrano.

Gesù, come sempre, ci ammonisce, ci spiazza, e ci stupisce. Oggi i nuovi farisei, che poi siamo un po’ tutti noi, gli direbbero: “Maestro, i tuoi discepoli non si disinfettano le mani e non usano la mascherina come prescrive la legge. Poi non si presentano ai dottori della legge per farsi vaccinare”. E Gesù di rimando: “Stolti, quello che inquina l’uomo non è ciò che entra dalla bocca e va nel ventre ma ciò che esce dal suo cuore: impurità, inimicizie e ogni genere di peccato”. Cioè a dire: non giudicate e non sarete giudicati, non scagliate la prima pietra, non siete migliori degli altri solo perché avete fatto il vaccino e usate tutte le precauzioni del caso.

La realtà è che non viviamo più in comunione tra noi. Non siamo più un popolo. Il popolo trascina gli indecisi con la forza della vicinanza e dell’amorevole convinzione. Invece, a volte, i toni dei pro vax possono apparire duri e un po’ spocchiosi verso i reticenti. D’altronde, è dura la battaglia contro il virus e, in guerra, i disertori non sono mai stati simpatici a chi la guerra la fa davvero, siringa sul braccio. Per contro, l’attuale mancanza di ideali veri e profondi fa sì che l’esigua frangia no vax abbia trovato pane per i propri denti; sostenuta dal fatto che il cammino è incerto e sono più le domande che le risposte. Da dove viene questo virus? Sono normali tante varianti? E questa escalation annunciata: da 2 a 4 dosi di vaccino? Ma qualcuno ne sa davvero qualcosa?

Si naviga a vista, sperando che non ci sia un colpevole o un complotto, magari la Cina contro il mondo intero? Forse tutto questo dipende dalla natura, che non è né buona né cattiva: francescanamente madre o leopardianamente matrigna? La natura, che non è certo mai stata benevola verso l’uomo: “O natura natura perché non rendi poi quel che prometti allor. Perché di tanto inganni i figli tuoi?” (Leopardi, A Silvia). Oppure siamo di fronte a una vera e propria guerra biologica? Una guerra che rispetto alla guerra chimica o nucleare non è stata ancora bandita dalle Nazioni Unite. Perché?

Quando due intellettuali come Cacciari e Sgarbi sostengono, pur essendo favorevoli al vaccino, che bisogna lasciare aperte altre vie, ipotesi e soluzioni diverse forse dicono il vero. Non possiamo appiattirci su posizioni categoriche che aumentano la distanza tra i pro vax e i no vax intelligenti, che a loro volta nutrono, senza volerlo, le frange estreme dei no vax non-intelligenti.

Il vaccino è il male minore, anzi forse è il bene maggiore, un miracolo che ci consente di andare al lavoro, a scuola, in vacanza e di incontrare gli amici. Insomma di vivere. Senza il vaccino è la paralisi. Senza il vaccino è la conta dei morti. Senza il vaccino le altre malattie vengono trascurate. Speriamo che in Italia prevalga la ragione e gli uni spieghino agli altri “quelle” ragioni che poi non sono così difficili da spiegare. Gesù certamente non ce l’aveva con quelli che si lavavano le mani, e probabilmente, da buon ebreo, le mani se le lavava anche lui prima di mangiare. Ma diceva ai farisei, così oggi come potrebbe dire a tutti noi, pressappoco così: non giudicate gli altri per le cose esterne, potrebbero avere nel cuore un amore più grande del vostro; e non guardate storto chi vi viene incontro per strada senza mascherina: fategli un sorriso e capirà che siamo tutti sulla stessa barca. E Gesù di barche e tempeste se ne intendeva.

Il Nuovo Arengario