Informazioni

  • Categoria: Arte
  • Editore: Mimep Docete
  • Data: 2022
  • Acquisto online: Mimep

Introduzione

2022 - suor Maria Gloria Riva

Ogni miniatura, ogni affresco, ogni scultura, ogni dipinto su tela o tavola, traccia profili di donne che nascondono e insieme rivelano, qualcosa della Donna per eccellenza.
Alfredo Tradigo ha saputo pazientemente raccogliere dall’arte tali frammenti narrativi, componendo un meraviglioso poema capace di introdurci entro u n’esposizione senza precedenti. Attraverso le sue sobrie ma sapienti annotazioni riscopriamo la figura di Maria, raccontata nelle sue mille sfaccettature, non solo dalla Bibbia o dai testi apocrifi, ma dalle espressioni artistiche di ogni tempo.
Proprio come in un museo ogni pagina offre uno scorcio di bellezza che aiuta a sostare in contemplazione e conoscenza della Madre di Gesù.

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Recensioni

GIORNALE DI PIACENZA

Innamorato di Maria

30 novembre 2022 - Vincenzo Sansonetti

Alfredo Tradigo ci parla del suo rapporto speciale con la Madonna
In libreria un poema in prosa e una raccolta di capolavori d’arte, entrambi dedicati alla Madre di Dio

Un “poema in prosa”, Il Vangelo secondo Maria, e un pregevole volume illustrato, Figlia del tuo Figlio. L’arte racconta Maria (con la presentazione di suor Maria Gloria Riva), entrambi editi da Mimep-Docete. Alfredo Tradigo, giornalista, scrittore e studioso d’arte, è in libreria con due titoli che hanno in comune l’amore e la devozione per la Madonna, Madre di Cristo e di tutti noi: due splendide strenne natalizie nate dalla fede e dalla sensibilità dell’autore, che abbiamo intervistato per conoscere meglio lui e le sue opere. Questa settimana pubblíchiamo la prima parte dell’intervista.

LA PAROLA E L’IMMAGINE SONO UN CANTO A MARIA

Un delicato poema in prosa che ha per protagonista Maria, e un ricco volume d’arte che raccoglie in maniera ragionata moltissimi capołavori a Lei dedicati. Da dove nasce questo tuo “innamoramento” per la Madre di Dio?

La parola “innamoramento“ mi fa subito pensare a un grande santo innamorato di Maria, Luigi Grignon de Montfort, che con il suo Atto di consacrazione a Maria mi ha introdotto nel cuore stesso del mistero mariano e della sua devozione.
Così, dopo aver affrontato in opere precedenti (ICONE E VOLTI D’ORIENTE) il vastissimo mondo dell’iconografia ortodossa, con la sua teologia e il suo complesso simbolismo, dopo aver sviluppato il tema della Passione di Cristo nell’arte (L’UOMO DELLA CROCE), è stato per me naturale rivolgermi alla figura materna di Maria, Madre di Dio e madre nostra, e di studiarla nelle varie, bellissime forme che l’ispirazione artistica le ha dato.
La frase che mi ha ispirato e che dà il titolo al libro – Vergine madre figlia del tuo figlio – è tratta dal canto XXXIII del Paradiso di Dante. Sembra un paradosso, un gioco di parole. Invece Maria è realmente madre di Gesù e contemporaneamente sua figlia. Donna che lo ha generato, figlia che nel momento della morte viene portata in cielo tra le braccia di Gesù. L’icona ortodossa della Dormizione ci mostra tutto questo in figura.

Quali sono i punti forti del tuo libro FIGLIA DEL TUO FIGLIO, in cui il rapporto tra l’arte e la fede sono messi in evidenza in Maria?

Nel momento dell’Annunciazione si concentra tutto il mistero di Dio che si fa carne in Maria sua ancella, anzi sua serva: “Eccomi sono la serva del Signore”. Così Maria risponde all’angelo che le porta l’annuncio. Dal “Sì” di Maria sgorga nel mondo la sorgente d’acqua viva, la salvezza: Gesù. In mille modi gli artisti hanno rappresentato questo incontro: a volte Maria è imbarazzata e si ritrae, a volte è l’angelo a essere titubante per non spaventarla. Nel ‘400 il Beato Angelico ha dipinto molte Annunciazioni, fermandosi ogni volta a descrivere nei modi più differenti lo sguardo di Maria, occhi di cielo pieni di stupore davanti al mistero.
Maria è forse il soggetto più rappresentato dagli artisti per la sua indicibile bellezza di donna e di madre. Tutti abbiamo bisogno di bellezza. Le Madonne di Giotto, Raffaello, Caravaggio, El Greco, Poussin, Murillo irradiano bellezza. Maria è bella anche quando il dolore, all’apparenza, la imbruttisce. Ha scritto al proposito Charles Peguy: “Regina di beltà / era invecchiata più di dieci anni / era invecchiata di tutta la sua vita”. Eppure, dopo tanta sofferenza, ecco Maria nella grande pala dell’Assunta di Tiziano, mentre ascende in carne e ossa al cielo. Tiziano ci mostra in quest’opera come la carne di Maria venga redenta e trasfigurata. Una promessa, una speranza, una certezza anche per noi. La maledizione di Eva si fa benedizione in Lei, Maria, nuova Eva. E in tutti noi, suoi figli. Nella scelta delle immagini ho privilegiato quelle che rappresentano momenti particolari e poco noti della vita di Maria. Ho usato come fonte, oltre i vangeli canonici, anche il protovangelo di Giacomo e gli scritti delle veggenti Anna Emmerich e Maria Valtorta. Sono colloqui intimi tra Gesù e sua madre prima della morte in croce e nella notte della resurrezione. Nel “poema in prosa” IL VANGELO SECONDO MARIA ho ripreso questi colloqui che l’arte ha rappresentato in poche, rare immagini che ho pubblicato perché mi sembra che esse esprimano bene l’unità fortissima tra Gesù e Maria. Per questo davvero, senza timore di essere troppo “mariani”, possiamo andare “a Gesù attraverso Maria”, secondo quella bella espressione latina del santo Montfort: Ad Jesum per Mariam.
Mi ha molto colpito infine vedere come la devozione popolare, l’arte e la poesia abbiano sempre preceduto la dichiarazione dei dogmi mariani da parte della Chiesa. Per esempio il dogma dell’Immacolata Concezione (1854) o dell’Assunzione (1950) era già celebrati nell’arte dei primi secoli e con grande forze dopo il Concilio di Trento, pensiamo a capolavori di Guido Reni, Esteban Murillo, Giambattista Tiepolo. L’arte ha sostenuto la fede in Maria.

MARIA NELL’ARTE E NELLA VITA

Quanto è importante nelle tue giornate la presenza della Madonna?

Ha segnato momenti particolari della tua vita? Mi sveglio e mi addormento almeno con un’Ave Maria. Dopo la Messa della domenica cerco sempre l’immagine di Maria, amo molto le statue dell’Immacolata) per affidarle i malati e le persone in difficoltà. Ho messo nel mio giardino, sotto il lauro, una statuetta della Madonna che mi ricordi la sua presenza ogni volta che passo. Alcuni luoghi poi sono legati per me ad aiuti e grazie particolari, per esempio Medjugorje e Fatima. Così ho scritto questi due libri come ringraziamento – quasi due ex voto – per gli aiuti ricevuti da Maria.

Maria è la donna, la creatura terrena più conosciuta e universalmente apprezzata della storia. Qual è il segreto della sua popolarità e perché ha ispirato tanti artisti?

Penso che per ciascun uomo, credente o non, ci sia un posto particolare nel cuore di Maria. Magari chi non crede o nega tutto non lo sa, ma certe cose si sentono, si intuiscono. Perché Dio ha voluto nascere da questa donna, perché ha voluto essere suo figlio? Perché tutti gli uomini potessero sentirsi amati. Se Dio è Padre e insieme Madre, il suo volto, in qualche modo, è anche quello di Maria.
Da san Luca evangelista, (che per primo ha dipinto Maria ancora vivente), fino alle surreali Madonne di Salvador Dalì (che l’artista dopo la conversione presentò a papa Pio XII nel 1949), gli artisti di tutti i tempi hanno voluto rappresentare nei più svariati modi e situazioni l’immagine di Maria con il Bambino.
L’arte è una forma particolare di preghiera. Gli artisti, mentre dipingono Maria, in qualche modo “vedono” il suo volto, le parlano, stanno con lei “faccia a faccia”. Giovanni Bellini, pittore veneto del ‘500, a tutte le sue affascinanti Madonne ha dato il volto della bellissima moglie e modella, Ginevra Bocheta, prematuramente scomparsa. È lei la Madonna con Gesù Bambino nella copertina del presente volume FIGLIA DEL TUO FIGLIO che stiamo presentando. L’immagine di Maria con ili Bambino percorre tutta l’arte occidentale, fino all’epoca moderna. Poi Nell’Ottocento questo legame si spezza. Durante le soppressioni napoleoniche l’immagine di Maria piange dagli affreschi sui muri e nelle edicole.
Se l’Ottocento separa Dio dalla vita (Sio se c’è non c’entra) il Novecento decreta la morte di Dio, Sarà un grande pittore ebreo, Marc Chagall, a riportare il mistero cristiano al centro dell’arte moderna. Chagall dipinge Maria con i tratti della sua prima moglie Bella, vestita di bianco come la Sposa del Cantico dei Cantici. Mondo ebraico e cristiano si incontrano, si abbracciano in Maria.

Qual è il ruolo della Vergine nell’economia della salvezza? A che cosa ci richiama nel momento drammatico in cui viviamo?

Maria è corredentrice, è così attaccata a suo Figlio che attraverso di lei, per i meriti della Passione di Gesù, ci salviamo. I nostri vecchi lo sapevano bene quando dicevano il rosario, era un’epoca in cui si guardava, forse con una certa sufficienza, le donne anziane in chiesa con la corona in mano, magari durante la Messa. Cosa facevano? Partecipavano, attraverso Maria, al sacrificio della Croce.
Nel momento drammatico che viviamo Maria ci richiama ancora alla speranza. “Sei di speranza fontana vivace” continua Dante nel famoso Inno alla Vergine. Ritorniamo a quell’acqua che sgorga nel deserto del mondo e di cui la nostra anima ha sete. L’anima! Siamo noi che escludendo Dio abbiamo creato intorno a noi il deserto. La pandemia, la guerra, la crisi economica e ambientale sono grandi segni che ci rimandano all’Apocalisse. Ma Dio non vuole la fine. Maria, la donna vestita di sole dell’Apocalisse, ci ricorda non solo che non sarà necessariamente la fine, ma che se ascolteremo la sua voce ci sarà la pace. Basterebbe guardare il suo volto che emerge dai secoli attraverso l’opera degli artisti, dei poeti e dei santi per crederci. E sperare.