Risorto

(quinta di Quaresima)

Come escono i fiori
Dalle buche del terreno
Come dal legno
Fioriscono le corolle del mandorlo

Così la vita ti è stata restituita
Dopo quattro giorni
E tu Lazzaro vieni fuori
Con le bende e gli aromi
Lasciando l’aria densa di afrore
Della tua sepoltura

Restituito alla luce
Da una voce che ti chiama
Voce che ama e con le tue sorelle
Marta e Maria – piange la tua morte per via

Lui cammina e una corolla di luce
Porta sul capo – mentre viene a chiamarti
Fuori dalla fossa tra i fiori
Il sole sa di viole – e due viole sono i corpi
Marta e Maria distese nell’erba
Come una supplica ai Suoi piedi
Con tutte le tue bende addosso
Sei uscito in un roteare di nastri
Come frutto che si libera dal guscio
Come carcerato dalle catene

Risorto strappato alle colpe
Rigenerato dal fonte
Battesimale come una polla
D’acqua sorgiva

Magister adest – il Maestro è qui
Tirerà fuori in un fiato
La carne di peccato che ha creato
Quel Primo giorno nel prato

Sei stato Adamo e ora Lazzaro ti chiamo
Uomo che ha assaggiato la morte
E ne è uscito vivo

Anche tu morirai Lazzaro un giorno come tutti noi
Ma oggi attraverso questo battesimo
D’aria e di luce fiorisci
Come il mandorlo sotto il dito di Dio
Come il fico getti il tuo pollone
Prima gemma preziosa dell’albero
Luminoso della Croce
Esci incontro allo Sposo
E la tua pelle è raggiante

Di nuovo verrà primavera
Germoglierà il fico
E tu Lazzaro morirai

...

A noi resterà il tuo volto
Icona del nostro e del Suo
Volto risorto d’Amore