Maria di Magdala

(sesta di Quaresima)

Da Gerusalemme porta a Betania
Il vento e il fruscio delle palme
La folla grida Osanna! e i fanciulli
Arrampicati sugli alberi cantano Benedetto!

È il tempo delle potature – dal monte
Degli Ulivi scendono con fasci di rami
Stendono mantelli ai piedi di Gesù
E del piccolo corteo degli apostoli

Mantelli distesi alle porte
Di Gerusalemme raccontano chi
Con le labbra onora Dio
Ma con il cuore è lontano – domani

Crocifiggeranno Gesù

Oggi il vento porta a Betania
Casa di Lazzaro –
Marta e Maria si contendono
Preghiera e lavoro

Maria è un manto rosso ardente ai piedi di Gesù
La stanza si riempie di profumo
Nardo purissimo versato alle radici
Dell’Uomo dei Dolori

Maria è una pozza di luce
Abbracciata ai suoi piedi
L’asciugatoio dei capelli
Anticipa il gesto dell’Ultima Cena

Sotto la croce Maria è una pozza di sangue
Avvinghiata al legno e sfiora
Con le labbra quei piedi inchiodati
Non li vuol lasciare più

L’alba al sepolcro cerca Gesù di buon mattino
Lo scambia per l’uomo del giardino
Donna non piangere!
Come una palma nuova fiorita

Sei tu – non piangere
Oasi d’amore dove le tortore
Con amore giovanile
Tuberanno come non hanno tubato mai