L’apparizione del Risorto nel cenacolo con Tommaso
(Gv 20,19-31)

(seconda di Pasqua)

Sei Tu la porta di tutte le porte
E non hai bisogno di porte
Tu sei lo Spazio - entri esci
A porte chiuse e trovi posto nelle stanze

Riposte della nostra mente
Angoli che attirano lo sguardo
Intersezioni di linee
Misura del punto più profondo del cuore

Sei entrato dal foro delle pupille
Nei padiglioni e nei labirinti
Hai fatto risuonare la voce - Pace a voi!

Nel centro del Tuo petto una fessura un pertugio
Ci ha portato fuori dalla paura che ristagna
E come aria malsana trattiene
I discepoli per timore dei Giudei

Sei Tu la porta! Dal pertugio
Aperto dalla lancia
Siamo passati e Tommaso ha misurato
I battiti segreti del Tuo cuore

Germoglio di carne viva!
Ora primavera è un incendio verde
Che risale la china del Calvario

E Tu dichiari beate
Le generazioni che verranno dopo Tommaso
E ti avranno creduto vivo - risorto
Senza averti mai visto

Magritte* avrebbe aperto nel Tuo costato
Un cielo un lago e la colomba dello Spirito
Ali verdeggianti nell’aria

E noi ci saremmo tuffati in quello specchio d’acqua
Riflettente la luce - battesimo di morte
E porta di uscita alla Vita

Fuori - avremmo trovato il tuo dritto profilo
Risorto davanti a tutti i nostri limiti
E sulle sponde del lago pranzato
Ancora una volta con Te

* René Magritte pittore surrealista belga (1898-1967)