San Martino

Solenne e lieto è il giorno
Preziosa la fede del beato Martino
Azzurra e chiara come questo cielo
Sotto il suo manto un vello d’oro
Come pianta come rifugio
Egli dona al povero che inciampa
Ad ogni passo sull’incavo terreno

Martino cavaliere dona il manto
Si fa povero e arricchisce in cielo
A lui rimane l’involucro
Che i rigori dell’inverno non tempra

Un manto di foglie cade ai piedi del tronco
Martino eremita nascosto tra i sassi
Trova nel cuore della terra – in una grotta
Gesù Signore sotto il suo manto
Trova l’eterno nel pugno della mano
Batte sul petto un sasso di fronte al Crocefisso

Vede la foglia rotear dal ramo
Colore della rosa attraversar l’azzurro
Dio gli rivelava l’ora del suo transito
E come Elia nel deserto Giordano
Passa dai campi al suo promesso cielo
Le monachelle intanto dai camini
S’infilano allegre nella cappa
Nelle cantine il vino spilla dalle botti
È l’estate fredda – estate dei morti
Estate tenera e dolce di Martino.