Dov'è lo sposo? (Resurrezione)

Un colpo d’aratro disegna una croce
Nella terra bruna
Come un taglio in una tela
Nella notte più oscura
Tra il venerdì e il sabato santo

Ora che è l’alba a tutti domando
Dov’è lo Sposo dell’anima mia
Ieri deposto nel sepolcro
Tra balsami e aromi?

Laggiù sei solo un’assenza
Tra due angeli biancovestiti
Due mandorli in fiore
A custodire un sepolcro vuoto

A loro domando – Dio dove sei? dov’è il mio amato?
Nulla è rimasto del profumo d’unguento che ti ho versato
Quel giorno a Betania ai tuoi piedi

Per tre anni ti abbiamo seguito
Lungo le strade polverose di Galilea

Ora che le campagne sono tutte in fiore
Dov’è il tuo profumo?
Oggi che la terra è un immenso sudario
Dov’è il tuo corpo che amo
E il mandorlo ha perso il suo profumo?

Io vengo a cercare il tuo corpo
Che è tutto per me – e di cui non posso fare a meno
Come il corpo di Lazzaro mio fratello
Che tu mi hai restituito

Mi affaccio ancora un’ultima volta
Al tuo sepolcro vuoto
Gli angeli mi sembrano strane creature di cera

Finalmente un refolo di primavera
Muove sulla mia nuca una ciocca di capelli
Sfuggita al pettine del mattino

Mi giro e uno sguardo contadino mi raggiunge
Da sotto l’ombra di un cappello
La tua voce mi chiama
– Donna perché piangi?

All’improvviso l’alba si trasforma in mattino
E poi torna indietro al richiamo
Di un’antica notte nuziale
– Maria! – Rabbunì! – Non mi toccare!

Resteremo insieme davanti al sepolcro trasformato in altare
Tutta la vita insieme come due bambini inginocchiati
La cotta bianca e il campanello in mano

A celebrare il Tuo corpo eucaristico
Giardiniere e Sposo dell’anima mia
Vivi per sempre nascosto dietro ad ogni angolo
Ad aspettarmi.