Crescono nei giardini

Crescono nei giardini sospiri inconfondibili d’erbe
Attraversano le stagione passi inarrestabili – amiamo
La solitudine di questi boschi innevati
E i faggi che in alto si rincorrono in aeree chiome
A coronare il giorno che s’addormenta e muore
Indelebilmente impresso nell’inchiostro blu del cielo
Un velo passa a nascondere la luce
Che piove diafana sul mondo in agonia – e appare
In lontananza un profilo d’uomo
E tu lo incontri così pieno
Della solitudine di quel bambino che solo è sereno
Seduto nel trono del grembo materno.