Nel Giardino

Gesù vangava nell’Orto vicino alla sua tomba vuota
Un cappello di paglia gli adombrava il Volto
Così da farlo sembrare il giardiniere
Ma gli occhi – quegli occhi!
Risvegliavano in ciascuno la fede nel Risorto

Gesù ripeteva tra sé un proverbio d’Oriente
“Il giusto, come il legno di sandalo,
  Profuma la lama dell'ascia che lo colpisce”
Era stato così per Lui sulla croce quando il centurione
Lo aveva colpito al costato con la lancia
E poi – guarito – lo aveva chiamato Figlio di Dio

Ora nel Giardino Gesù modellava la terra
Come il primo giorno della Creazione
Come all’inizio del tempo la Sua mano creatrice
Ferita dai chiodi come verdi polloni
Primizie di una nuova primavera del mondo

Le genti avrebbero creduto in Lui
E l’ascia avrebbe colpito ancora lungo i secoli
I suoi discepoli come germogli esposti
“Se trattano così il legno verde
Che ne sarà del secco?” E noi nel miracolo
Di questa primavera di resurrezione
Ci ritroviamo così solitarie gemme sul Ramo.