Corpus Domini

Il corpo del Signore è una manciata di spighe
Che i discepoli frantumano tra le dita in giorno di sabato
Il corpo del Signore è una fiammata d’amore dal suo Cuore purissimo
Il corpo del Signore è l’unzione di Betania in un pane che fermenta
Nel fornice di un sepolcro dove nessuno è mai stato deposto
Il corpo del Signore è un corpo morto restituito alla Madre
Un corpo artigliato dai flagelli romani e crocifisso nella vena del legno
Come un fiore in un campo bruciato di sole
Il corpo del Signore è Ignazio di Antiochia triturato dai leoni
Grano che sanguina sul duro campo del mondo
Il corpo del Signore siamo io e te quando in comunione d’intenti c’incontriamo
Il corpo del Signore è quel piccolo disco di Pane nell’ostensorio fiorito
È quel vino che ha preso la forma di un calice e ne lascia trasparire l’oro
Il corpo del Signore è un inatteso “Ti adoro!”
Sussurrato in fretta da una persiana dischiusa
Mentre la banda passa con le note del Corpus Domini in processione.