I tre Re

Schiacciato tra l’orizzonte e le nubi
Il sole morendo diffonde il suo arancio
Ed è come se il giorno all’improvviso
Tornasse a riavvolgere la sua matassa

Cammelli di Madiam dromedari da Saba
Navi alla deriva in un viaggio di onde cremisi
Sabbia color della porpora abbagliante e poi rosata
Viaggio di tre uomini ai confini

Di notte i cammelli piegano le lunghe
Zampe di cavalletta e pregano come mantidi
Accanto ai fuochi che crepitano
Per tenere lontani gli sciacalli

Ma dov’è la stella in questo cielo stellato
Così limpido da fare rabbia ai tre re astronomi magi
Che tanto a lungo l’hanno studiata e seguita
Come il cane fedele fa col suo padrone

Forse la regina di Saba ha battuto le stesse piste
Nel deserto insidioso fino a re Salomone
Ma ora qui c’è più di Salomone
Un re bambino nascosto in una greppia

Quando la stella cometa ritorna
Improvvisa insperata nel cielo color ossidiana
I magi provano una grande gioia
Come se quella luce fosse diventata carne

Andarono e videro e credettero i tre Re
Prima di Pietro e di Giovanni credettero
In un Bambino in fasce come un morto di tre giorni
Riconobbero il Re e offrirono oro incenso mirra

Poi ripartirono nella notte infinita.