La donna adultera e la sabbia

Feria d’inverno – Gesù cammina
Tra le colonne del Tempio
Mentre la sabbia portata dal vento
Si posa piano sul selciato
Sacro dei Re

Portano a Gesù un’adultera
Da lapidare secondo la legge di Mosè
Che ne pensi? – e Gesù in silenzio
Tace e scrive col dito
Sulla sabbia sottile

Polvere siete – sepolti nel peccato
Anche tu donna ma dal peccato
Ti riscatterà la mia grazia
Così Gesù scrive tutto raccolto
Accovacciato nel suo pensiero

Da terra osserva il mondo capovolto
Con l’occhio di chi lo ha creato
E la sabbia disegna
Regolare sotto le sue dita
Come il mare accarezzato dal vento

Scribi e farisei incalzano
Le mani alzate stringono pietre
Raccolte nel Tempio
Frammenti ammonticchiati
Lasciati lì a riparare le crepe

Non rimarrà pietra su pietra
Di questo Tempio ma la pietra non deve
Per mano d’uomo seppellire altro uomo
Scrive Gesù e piange nel tempio
Profondo del suo cuore

Poi nel silenzio riprende a tracciare
Segni aramaici in senso opposto
Come chi domina ogni scrittura
Come chi sa che il mondo
È uno specchio

E in quel silenzio Gesù spacca le pietre
Strette tra i pugni di chi condanna
La donna adesso è vicina
A Gesù che alza la testa
E le domanda

Donna chi ti condanna?
Vedi – Alza il tuo capo!
Ogni pietra è diventata sabbia
Ogni granello ti parla
Con dolcezza di me

Io sono il Verbo
Nessuno ti condanna
Va in pace e non peccare più
Lascia che il cuore tuo navighi nel mio
Io sono il cuore aperto di Gesù.