Se Dio non fosse nato da una donna non sarebbe morto.
E se non fosse morto non avrebbe vinto
colui che ha il potere della morte. (Proclo di Cizico)

Lucifero

Ti ho portato sulle cime dei monti
Ti ho portato sulle guglie del Tempio
Ti ho portato nel deserto e ti ho chiesto
Di trasformare queste pietre in pane

Tutto Ti ho promesso
Se in ginocchio mi avessi adorato
Ma ho sbagliato perché il tutto
Era già Tuo – ed io il niente

Eppure ero presente alla creazione
Accanto a Te – e sarei stato simile a Te
Fedele custode del mondo increato
Io – tra gli angeli il più bello

Lucifero ribelle – portatore di luce
Condannato a questo buio senza memoria
Condannato a un tempo
Di male infinito

Anche il ladrone buono si è convertito
Davanti a Te che morivi in croce
Ma io cosa voglio? Impedirti di salire
Su quel legno troppo alto per me

Per l’ultima volta Ti sferro un attacco
Prima che Tu mi sconfigga per sempre
E risorto divella le porte dell’Ade
Regno di tenebra – e neppure questo è più mio

Tu Dio – mio nemico
Io voce del male
Camuffato dietro una maschera
Di penombra e chanel

Io – la scimmia di Dio
Se il mondo sentisse il mio puzzo
Girerebbe la faccia
E io sprofonderei nell’antro bestiale

Io lo spirito impuro
Demone del mezzogiorno
Un sole nero che inghiotte sè stesso
E si nutre di un astio infinito.