Invocazione

Padre che sei nel mistero impenetrabile del cielo e del bosco atro
non ti conosco ma tu ti sei quaggiù già rivelato
attraverso la discesa delle colline pettinate dall’aratro
attraverso i fianchi di una donna hai generato la luce
all’incomprensibile mondo dei sensi e dei violenti
hai rivelato la grazia hai rivelato l’amore hai rivelato la gioia
prendendo carne in questa cascina dal muro sbrecciato
che rivela il caldo mattone dove tu giaci nudo nella paglia.

Dio dei campi e dalla campagna luminosa e pura
non ancora inquinata dai trattori e dalla filiera infinita
che fa povero il bracciante – campagna mai finita
dove dal bosco atro e dal cielo impenetrabile tu vieni
nato attraverso il grembo di una donna
grembiale che raccoglie l’ora sì comprensibile ora del tempo
che raccoglie il mistero del cielo e delle stelle come fiori che attendono
dal grembo silenzioso della notte come rugiada il giorno.