Famiglia Cristiana n° 13 - marzo 2012

L'AMORE PER I LIBRI è NATO A VENEZIA

Alessandro Marzo Magno, storico veneziano appassionato della sua città, ci trasporta con il saggio L'alba dei libri. Quando Venezia ha fatto leggere il mondo (Garzanti 2012) nel cuore di uno dei maggiori centri europei di produzione libraria.

L'invenzione della stampa a caratteri mobili rappresentò una rivoluzione, paragonabile oggi a Internet e all'uso del tablet; il primo libro a essere riprodotto con la nuova tecnica fu la Bibbia fatta stampare da Giovanni Gütenberg in Germania, a Magonza, nel 1452. In pochi anni la stampa si diffonde in tutta Europa e vive un vero e proprio boom nella città lagunare. Basti pensare che all'inizio del Cinquecento a Venezia lavorano a pieno ritmo ben 690 tipografie, talmente zeppe di libri da costringere i proprietari a prendere in affitto grandi magazzini dai palazzi nobiliari e dai monasteri.

La Serenissima a fine XV secolo domina l'Adriatico ed è una città multietnica e multiculturale, villaggio globale ante litteram abitata da greci, dalmati, serbi, croati, bosniaci, montenegrini e albanesi. Ciascuna comunità civile e religiosa aveva necessità di consultare i suoi testi. Così nel 1493 si stampano a Venezia un breviario in caratteri glacolitici (l'antico alfabeto croato) e agli inizi del Cinquecento escono i primi libri liturgici in slavo ecclesiastico destinati alla comunità serbo-ortodossa. La prima edizione del Corano in caratteri arabi esistente al mondo viene stampata a Venezia intorno al 1540 e scoperta una ventina d'anni fa sull'isola di San Michele.

Venezia è anche città marinara e vi si stampano carte geografiche e militari utili alla navigazione in tempo di pace e di guerra. Nell'editoria musicale la Serenissima raggiunge punte di eccellenza, ma soprattutto primeggia per la sua capacità di diffusione di questi testi sia a Sud (Napoli, Messina, Palermo) sia a Nord verso il mercato tedesco e fiammingo, utilizzando le vie d'acqua e i passi alpini. A Venezia si producono per la prima volta anche libri di gastronomia, cosmesi, farmacologia e medicina. Agli inizi del Settecento escono i primi notiziari e hanno un nome che è un programma: "gazzetta", così a Venezia era chiamata la moneta con cui si pagava il giornale.

CARATTERI ARMENI

Per celebrare i 500 anni del primo libro in lingua armena, stampato a Venezia nel 1512, è in corso una grande mostra dal titolo Armenia. Impronte di una civiltà. Allestita dalla Fondazione Musei Civici, è aperta fino al 10 aprile in tre sedi: il Museo Correr, il Museo archeologico nazionale e la Biblioteca Marciana. Dalle prime incisioni alle miniature, dai libri sacri e profani composti in caratteri armeni, dalle carte geografiche ai modelli di chiese, veniamo a conoscere la storia di un grande popolo che ha trovato nel cristianesimo e nel culto la forza per resistere all'esilio e al genocidio subiti tra il 1840 e il 1918.

BIBLIOTECHE PRIVATE E PUBBLICHE VIRTù

Le biblioteche private veneziane nel Cinquecento arrivavano a contenere fino a 6-7 mila volumi e si calcola che il 16 per cento delle famiglie, soprattutto del clero e della borghesia, avesse in casa almeno qualche libro. I best seller dell'epoca erano l'Orlando furioso di Ariosto
(28 edizioni stampate nella sola Venezia in una ventina d'anni), il Canzoniere di Petrarca e la Divina Commedia di Dante stampati con i caratteri della più famosa officina veneziana, quella dell'umanista-imprenditore Aldo Manuzio, venuto nella città lagunare per produrre a stampa le opere classiche greche e latine.

TUTTE LE PAGINE DELLA SERENISSIMA

Le date della febbre
Nel 1469 le tipografie sono 153 e arrivano a produrre
4.500 titoli. Nel 1473 la produzione crolla del 65 per cento
per eccesso di invenduto. Nel 1500 le tipografie sono 690
e arrivano a produrre 15 mila titoli.

I costi per l'editore
1487: una Bibbia costa all'editore 450-500 ducati.
1580: un'opera in cinque volumi, 565 fogli, 1920 ducati.

L'argomento più curioso
Si tratta della Batrachomyomachia, La guerra dei topi
e delle rane, pubblicata nel monastero di San Pietro
Martire a Murano. è il primo libro stampato in greco
a Venezia nel 1486 dal sacerdote cretese Laonikos.

Il secolo d'oro della stampa
Tra il 1526 e il 1550 Venezia pubblica quasi tre quarti
delle edizioni stampate in Italia e la metà di quelle prodotte in Europa; in questo periodo è stata calcolata