Famiglia Cristiana n° 26 - giugno 2010

A 400 ANNI DALLA MORTE RITROVATE LE OSSA DI CARAVAGGIO

Le ossa di Michelangelo Buonarroti riposano in Santa Croce a Firenze e quelle di Raffaello nel Pantheon a Roma. Per i resti di Caravaggio sembrava invece non vi fosse pace: la leggenda romantica lo voleva sfinito e in preda alle febbri malariche finire i suoi giorni in fuga, abbandonato sulle sabbie della Feniglia, vicino a porto Ercole in Toscana, mentre aspettava il perdono dal Papa dopo la condanna a morte in contumacia per l'omicidio in duello di un suo rivale nel gioco.

Documenti dell'archivio parrocchiale della chiesa di Sant'Erasmo a Porto Ercole (Toscana) attestano invece che Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio morì il 10 luglio del 1610 cristianamente assistito dalla Confraternita che accoglieva gli stranieri nell'ospedale di S. Maria Ausiliatrice, dove poi Caravaggio fu sepolto nell'attiguo cimitero comune. Da molto tempo si cercavano le sue ossa. Ora, selezionando diversi resti di sepolture e confrontandoli con il Dna di successori del Merisi e incrociando questi dati con la presenza di piombo nelle ossa (materiale che si trova nei colori e che avvelena il sangue dei pittori) si è arrivati con un approssimazione dell'85 per cento a identificare le ossa del grande genio della pittura.

Naturalmente Caravaggio (paese d'origine dei genitori) e Milano si disputeranno i resti del pittore lombardo nato il 25 settembre 1571 e battezzato a Milano il giorno dopo come risulta dal certificato di battesimo. Intanto il 26 giugno dal dipartimento culturale di Ravenna dove sono state effettuate le analisi le ossa di Caravaggio tornano a porto Ercole dove hanno riposato per 400 anni esatti.