Il Nome di Maria (12 settembre)

Quale Nome avrebbe
Potuto scegliere per lei il Creatore
Rendendola per sempre
Prima tra le sue creature
Un Nome che richiamasse
L’intera creazione
E che un angelo potesse pronunciare
In perfetto silenzio
Senza paura di fare rumore
Un Nome che avesse
Il profumo del pane
Ma anche della paglia
Del fieno e della cascina
Dove anche il più umile
Potesse trovare una casa
Un Nome che potesse intrecciarsi
Con la giunchiglia del fiume
E le stelle del cielo
Così che potesse nascere una cesta
– un’Arca di salvezza
E potesse lei essere Stella
Del mare e Faro sulla scogliera
Ventaglio nella brezza della sera
Un Nome che dicesse
L’amaro e le lacrime delle onde marine
– e che fosse Conchiglia sulle spiagge
Raccogliesse i suoni e li conservasse
In quel Nome che solo si possa pronunciare
Dal basso di una culla e dall’alto di una croce
In quel Nome che potesse dare voce
A chi non ne ha – soffio di una bottiglia vuota
Fruscio di un libro che si apre
Su due occhi grandi di paradiso
– e il mondo ripartisse da quel Nome
Come una corolla riparte dal mattino