
Giulio D'Anna - Volo di rondini (1930)
Rondini di pace / tamburi di guerra
Fa da quinta al paesaggio montano
L’albero delle noci e fa da concerto il ruscello
Dicono quassù il tempo sia sempre bello
Anche quando piove a dirotto
Nubi veloci squarciano un sereno di rondini
Viene dal bosco una pace più vera
Che non conoscono i cuori ma ancora vibrano
Sui toni cupi dei tamburi da guerra
Fiati feroci in cui l’umanità s’imbestia
Mentre un grido di preghiera
Sale dalla foresta serra e cupo riparo all’orso
Al lupo ed alla volpe astuta
Pigolano rondini sulla giostra del cielo
Campate d’azzurro trasparente fa la sera
Pigolano solitarie invocano pace
L’aria è muta ferma al richiamo.
commento:
"Ho apprezzato Rondini di pace, in cui ho riassaporato la caratteristica cifra poetica di Tradigo, capace di metaforizzare, con calibrata economia di mezzi espressivi, il fascino della natura inviolata come creaturale controcanto rispetto alla disumana violenza dei conflitti e, in generale, alla degradazione (per non dire perversione) dell'immagine di Dio impressa nei nostri cuori. Pigolio di rondini, appunto, in antitesi al rullo dei tamburi e alle esplosioni delle bombe, mostruosa colonna sonora nei tanti teatri di guerra".
Marco Beck (critico)